lunedì 7 marzo 2016

ADDITIVI PER ALIMENTI


Spesso dietro alcune confezioni di alimenti e non solo, sono riportate delle scritte composte da numeri preceduti dalla lettera “E” di cui spesso si ignora il significato: si tratta di additivi. 

La legislazione italiana ha definito gli additivi alimentari come ”sostanze prive di potere nutritivo o impiegate a scopo non nutritivo, che si aggiungono in qualsiasi fase di lavorazione alla massa o alla superficie degli alimenti, per conservarne nel tempo le caratteristiche chimiche e fisiche, per evitarne l’alterazione spontanea o per impartire ad essi, oppure per esaltarne favorevolmente, particolari caratteristiche di aspetto, sapore, odore e consistenza» (D.M. 31/3/1965). Gli additivi alimentari devono essere sempre menzionati nell’elenco di ingredienti degli alimenti in cui sono presenti; le etichette dei prodotti hanno l’obbligo di riportare sia la funzione dell’additivo nell’alimento finito, sia la sostanza specifica usata

L’uso degli additivi non è consentito a: pane (escluso il pane in cassetta), latte, riso, carne fresca, frutta e verdura fresca (esclusa la superficie degli agrumi e delle banane), uova, olio di oliva .

Solo gli additivi alimentari approvati dalla Comunità Europea riportano il numero INS (International Numbering System), preceduto della lettera E.

L’EFSA (European Food Safety Authority) ha il compito di stabilire, quando è possibile, la dose giornaliera ammissibile (DGA) per ciascuna sostanza che rientra in questa categoria. Per DGA si definisce, in senso generale, la quantità di una sostanza che le persone possono consumare quotidianamente nell’arco della vita senza rischi apprezzabili per la salute ed è in genere espressa in mg per kg di peso corporeo al giorno (mg/kg di peso corporeo/die). La DGA può essere valida per un additivo specifico o per un gruppo di additivi aventi proprietà simili. Nella rivalutazione degli additivi già immessi sul mercato, l’EFSA può confermare o modificare una DGA esistente, in virtù di tutte le nuove prove a disposizione.

Ai sensi della legislazione dell’UE, prima di poter essere impiegati negli alimenti, gli additivi alimentari devono ricevere l’autorizzazione da parte dell’EFSA che tiene conto dei requisiti di purezza approvati, stabiliti nel regolamento (UE) n. 231/2012. Il regolamento (CE) n. 1333/2008 relativo agli additivi alimentari ha messo a disposizione un elenco di sostanze autorizzate. 

In conformità al suddetto regolamento, l’EFSA, entro il 2020, dovrà eseguire una nuova valutazione di tutti gli additivi alimentari autorizzati per l’impiego nell’UE anteriormente al 20 gennaio 2009, prima che questi possano essere inseriti nel nuovo elenco UE. Fino a che la valutazione non sarà definitivamente completata, tutte le sostanze fino ad ora presenti sul mercato, in base alle autorizzazioni presenti nella legislazione che fa capo alla direttiva 94/35/CE sugli edulcoranti, 94/36/CE sui coloranti e 95/2/CE sugli additivi alimentari, saranno ammesse.

Di seguito una breve rassegna dei principali additivi alimentari, in base al D.M. 27 febbraio 1996, n. 209, aggiornato con l’ultima modifica al D.M. 8 maggio 2006, n. 229.

Coloranti: sostanze che conferiscono un colore ad un alimento o che ne restituiscono la colorazione originaria. Non è consentito addizionare coloranti ai seguenti alimenti: acqua, zucchero, miele, latte, yogurt, pane, pasta, carne, pesce, olio, caffè, cioccolato, torrone, aceto, succhi vegetali.
Nell'elenco CE dei coloranti sono compresi anche alcuni pigmenti impiegati unicamente per la colorazione della superficie degli alimenti: calcio carbonato (E 170, innocuo); diossido di titanio (E 171, innocuità in discussione); ossidi e idrossidi di ferro (E 172, innocui); metalli in polvere (E 173¸E 175); litorubina (E 180), pigmento organico rosso usato soltanto per la colorazione della crosta dei formaggi.

coloranti di origine naturale:
* Curcumina (E 100) - Innocuo.
* Riboflavina (lattoflavina, vitamina B2) (E 101) e riboflavina5fosfato (E 106) - Innocui.
* Cocciniglia (E 120) – Rischio allergizzante.
* Clorofille, clorofilline (E 140) e loro derivati rameici (E 141) - La clorofilla è innocua; non è certa l'innocuità dei complessi rameici.
* Caramello (E 150 a) – Innocuo.
* Carbone vegetale (E 153) - Innocuo.
* Carotenoidi (E 160 a¸f), xantofille (E 161 a¸g), betanina (rosso di barbabietola ) (E 162), antociani (E 163 a¸f). Estratti da vegetali (es. carote, pomodori, arance, verdure, fiori, frutti, foglie autunnali, sottoprodotti dell'industria enologica) - Innocui; cantaxantina (E 161 g) può provocare disturbi alla retina.

coloranti di sintesi:
* Tartrazina (E 102) - Può provocare orticaria e rinite. Bandito in Svizzera.
* Giallo chinolina (E 104)- Nocività controversa. Bandito negli USA, in Canada e in Giappone perchè sospetto mutageno.
* Giallo 2G (E 107) - Rischi di allergie, bandito in Svizzera e in Francia.
* Giallo tramonto (E 110) - può provocare eruzioni cutanee. Bandito negli USA perché sospetto cancerogeno. .
* Azorubina (E 122) – analoghi effetti di E 102.
* Amaranto (E 123) – analoghi effetti di E 102 e sospetto cancerogeno. Bandito in Francia.
* Rosso cocciniglia A (ponceau 4R) ( E 124) – analoghi effetti di E. Vietato in Italia.
* Eritrosina (E 127) - contiene iodio e causare ipertiroidismo; sospetto cancerogeno; bandito negli USA.
* Rosso allure AC (E 129) – analoghi effetti di E 102.
* Blu patent V (E 131) – analoghi effetti di E 102. Bandito negli USA.
* Carminio d'indaco o indigotina (E 132) - analoghi effetti di E 102, può causare anche nausea, vomito, ipertensione, problemi respiratori; sospetto mutageno.
* Blu brillante (E 133) - Bandito in Svizzera.
* Verde acido brillante BS (E 142) - Innocuità controversa. Bandito negli USA, Canadà, Giappone.
* Nero brillante BN (E 151) – analoghi effetti di E 102 e può causare disturbi intestinali.
*Bruno FK (E 154) e bruno HT (E 155) - pericolosità controversa; banditi in Svizzera.

Conservanti: sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento provocato da microorganismi.

conservanti veri e propri:
* Acido sorbico e suoi sali (E 200¸E 203) - Antibatterici e antimicotici; non tossici. Non devono essere associati a nitriti (E 249÷E 250) o a solfiti (E 220÷E 228) poiché si potrebbero formare sostanze mutagene.
* Acido benzoico e suoi sali (E 210¸E 213)- Antibatterici e antimicotici; analoghi effetti di E 102, pericolosi in dosi elevate, sospetti cancerogeni.
*Parabeni (esteri dell'acido pidrossibenzoico) (E 214¸ E 219) - analoghi effetti di E 102; l'acido oidrossibenzoico (acido salicilico ), è vietato.
* Diossido di zolfo, solfiti, disolfiti (E 220¸228) - riducono il contenuto di vitamina B1 delle carni; interferiscono con il metabolismo di alcuni amminoacidi. Possono provocare irritazione gastrica, emicranie, tosse; pericolosi per gli 
asmatici. Non devono essere associati ad acido sorbico e sorbati (E 200÷E 203) perché si possono formare sostanze mutagene.
* Difenile (E 230) - antimuffa della superficie della frutta; non è eliminabile con semplice lavaggio; tossico, supposto mutageno.
* Ofenilfenolo (E 231), sodio fenilfenossido (E 232), tiabendazolo (E 233) - analoghi effetti di E 230; banditi perché tossici (Direttiva CE 1998/72).
*Nisina (E 234) - antibiotico ; nessuna tossicità e/o allergie. 
* Natamicina (pimaricina ) (E 235) – antibiotico; può causare allergie se passa nell'alimento. Bandito in Svizzera.
* Acido formico e suoi sali (E 236¸E 238) – può provocare reazioni ai soggetti allergici a formiche e ortiche. Supposti cancerogeni, banditi negli USA, Gran Bretagna, Francia, Spagna.
* Esametilentetrammina (E 239) - effetto irritante perché libera formaldeide; bandita in Francia.
* Aldeide formica (E 240) - sospetta cancerogena e mutagena.
*Dimetildicarbonato (E 242) - nocivo.
conservanti secondari: sostanze destinate principalmente ad altri usi ma aventi attività conservativa accessoria
* Nitriti alcalini (E 249¸E 250) - potenzialmente pericolosi perchè i nitriti possono combinarsi con altre sostanze (ammine) generando nitrosammine cancerogene. Non devono essere associati con acido sorbico e sorbati (E 200÷E 203) con cui formano sostanze mutagene.
*Acido acetico, acetati e diacetati (E 260¸E 264) - innocuità in discussione; banditi in Francia.
* Acido lattico (E 270) - innocuo in adulti ma da evitare però nei prodotti per l'infanzia.
* Acido propanoico e suoi sali (E 280¸E 283) possono provocare emicranie. Banditi in Francia.
* Acido borico e borace (E 284÷E 285) -pericolosi.
* Diossido di carbonio (anidride carbonica) (E 290) - innocuo.
* Acido fumarico (E 297) - innocuo.
* Lisozima (E 1105) - innocuo.

Antiossidanti: sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento provocato dall'ossidazione, come l'irrancidimento dei grassi e le variazioni di colore». L'ossidazione può causare anche perdita di consistenza e di vitamine, diminuzione del potere nutritivo, formazione di prodotti nocivi. I grassi insaturi sono più sensibili all'ossidazione di quelli saturi.

* Acido ascorbico (vitamina C sintetica), suoi sali ed esteri (E 300¸305), acido eritorbico o isoascorbico (E 315) -innocui a basso dosaggio, in dosi elevate hanno effetto diuretico e possono formare calcoli nella vescica; inibiscono la formazione delle nitrosoammine ( E 249).
* Tocoferoli (vitamina E ) (E 306¸309) - benefici, a bassa concentrazione, agendo contro i radicali liberi e inibendo la formazione di nitrosoammine ( E 249).

* Esteri dell'acido gallico (E 310¸E 312), si usano in combinazione con E 330 (acido citrico); possono provocare eritemi specialmente sulla mucosa della bocca e irritazioni gastriche. Vietati nei prodotti per l'infanzia.
* Butilidrossianisolo (BHA) (E 320) e butilidrossitoluene (BHT) (E 321) di solito utilizzati in miscela - possono distruggere la vitamina D, elevare il tasso di colesterolo e dei lipidi nel sangue, provocare eruzioni cutanee; sospetti cancerogeni e mutageni. Banditi in Giappone ma si tende a ridurne l'uso anche nei Paesi della CE.
* Stagno(II) cloruro (E 512) - scarsa tossicità essendo poco assorbito dall'apparato digerente.
* Lecitine d'uovo e di soia (E 322) - antiossidanti e emulsionanti, favoriscono la metabolizzazione degli acidi grassi; in forti concentrazioni possono influire sull' assorbimento intestinale. Possibile origine transgenica.
* Lattati (E 325¸E 329) - innocui.
* Acido citrico e suoi sali (E 330¸E 333) – antimicotici; innocui.
* Acido tartarico e suoi sali (E 334¸337) – antimicotici; innocui.

Addensanti, gelificanti, stabilizzanti: sostanze che aumentano la viscosità di un prodotto alimentare; aumentando la consistenza dell’alimento; in particolare i gelificanti avendo la capacità di trattenere l'acqua, aumentano la massa dei prodotti in cui vengono aggiunti. Gli stabilizzanti sono sostanze che rendono possibile il mantenimento dello stato fisico chimico del prodotto.

* Lecitine (E 322) - anche antiossidanti.
* Prodotti ricavati dalle alghe marine (E 400¸E 408) - leggero effetto lassativo.
* Farine di semi (E 410¸E 412) - innocue.
* Gomme vegetali (E 413¸E 418) - innocue.
* Sorbitolo, mannitolo e glicerolo (E 420¸E 422) – anche edulcoranti; leggero effetto lassativo.
* Poliossietilene stearati (E 430¸E 431) - rischio di intolleranza; il poliossietilene sterato 40 è bandito dalla CE che tuttavia consente l'importazione di vini che ne contengono, pur non essendo indicato sulle etichette.
* Polisorbati (E 431¸E 436) – emulsionanti; effetti analoghi a E 200.
* Pectine (E 440) – di origine vegetale; leggero effetto lassativo.
* Gelatine animali (E 441) - prodotti da cartilagini, pelle, ossa; potrebbero provenire da animali affetti da encefalopatia bovina spongiforme (morbo della «mucca pazza»)! La gelatina bovina è bandita in Francia dal 2001.
* Esteri glicerici della resina di legno (E 445) -possono provocare vomito e diarrea. Banditi in Svizzera.
* Cellulosa e suoi eteri (E 460¸E 469) - possono causare disturbi digestivi.
* Calcio e ammonio polifosfati (E 544 ed E 545) - pericolosità controversa servendo soltanto a trattenere l'acqua aumentando la massa dell'alimento; banditi in Svizzera.
* Amidi modificati (E 1400÷E 1451) - ottenuti mediante uno o più trattamenti chimici di amidi alimentari.

Emulsionanti: sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento di una miscela omogenea di due o più fasi immiscibili, come olio e acqua, in un prodotto alimentare.

* Derivati degli acidi grassi alimentari (E 470¸E 476) - possono provocare disturbi digestivi e calcoli renali.
* Esteri del propandiolo .(E 477) – sospetta teratogenicità
* Prodotti di reazione con gli E 471 dell'olio di soia ossidato termicamente (E 479 b).
* Sodio stearolil2lattilato (E 481) - innocuità è controversa; bandito in Francia.
* Sodio laurilsolfato (E 487) - innocuità è controversa.

Esaltatori di sapidità: sostanze che esaltano il sapore o la fragranza o entrambi di un prodotto alimentare.

* Glutammati (E 620¸E 625) - in dosi elevate possono causare la «sindrome da ristorante cinese» (problemi gastrointestinali, cefalea, sudorazioni, palpitazioni, vertigini, irritabilità, insonnia). Il potassio glutammato (E 622), presente in alimenti per diete prive di sodio, può provocare nausea, vomito, diarrea.
* Acido guanilico, acido inosinico e loro sali, ribonucletidi (E 626¸E 635) – effetto analogo a E 620 ma più forte; innocui in quanto già presenti nel corpo umano. Potrebbero essere però dannosi per coloro che hanno elevati valori di acido urico nel sangue e nelle urine, in quanto l’acido guanilico rappresenta un prodotto del loro di questi acidi.
* Maltolo (E 636) ed etilmaltolo (E 637) - potenziano il sapore degli zuccheri; innocui.

Edulcoranti: sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce ai prodotti alimentari o per la loro edulcorazione estemporanea.

* Potassio acesulfame (E 950) - simile alla saccarina, ma senza quel tipico retrogusto amaro; non si metabolizza nell'organismo umano ma si elimina rapidamente; bandito in Spagna.
* Aspartame (E 951) - può provocare emicranie, insonnia, tachicardia, irritabilità e altri disturbi a persone allergiche, probabile effetto cancerogeno.
* Acido ciclammico e suoi sali (E 952), saccarina e suoi sali (E 954) - sospetti cancerogeni e teratogeni; i ciclammati sono banditi negli USA, Gran Bretagna e Giappone, la saccarina in Canada.
* Taumatina (E 957) - proteina vegetale con un potere 2500 volte superiore a quello del saccarosio.
* Xilitolo (E 967) – effetti analoghi al E 420.

Additivi vari e coadiuvanti tecnologici

Acidificanti: sostanze che aumentano l'acidità di un prodotto alimentare e/o conferiscono ad esso un sapore aspro»; i regolatori del pH sono sostanze che modificano o controllano l'acidità o l'alcalinità di un alimento. Es: acido fosforico (E 338) è un componente delle bibite tipo cola; fosfati (E 339¸343) si usano in gelatine, prodotti a base di carne, formaggi freschi; può essere responsabile di causare disturbi digestivi e sottrarre calcio alle ossa; acido citrico (E 330) e citrati (E 331¸E 333), acido tartarico (E 334) e tartrati (E 335¸E 337) - innocui.
Sali di fusione: sostanze che disperdono le proteine de formaggi permettendo una distribuzione omogenea dei grassi e altri componenti Es: fosfati e polifosfati (E 450¸E 452) – sono responsabili di sottrarre calcio all'organismo per cui non adatti soprattutto ai bambini; essendo dei disattiva tori enzimatici, possono provocare disturbi all’apparato digestivo e ai reni.
Agenti di resistenza, o rassodanti: sostanze che rendono o mantengono saldi o croccanti i tessuti dei frutti o degli ortaggi, o che interagiscono con agenti gelificanti per produrre o consolidare un gele. Es: calcio cloruro (E 509)
Agenti antischiumogeni: sono sostanze che impediscono o riducono la formazione di schiuma. Es: dimetilpolisilossano (E 900).
Agenti schiumogeni: sostanze che rendono possibile l'ottenimento di una dispersione omogenea di una fase gassosa in un prodotto alimentare liquido o solido.
Agenti antiagglomeranti: sostanze che riducono la tendenza di particelle individuali di un prodotto alimentare, quale ad esempio farina e sale da cucina, ad aderire una all'altra formando grumi. Es: calcio carbonato (E 170), magnesio carbonato(E 504).
Agenti umidificanti: sostanze che impediscono l'essiccazione dei prodotti alimentari contrastando l'effetto di una umidità atmosferica scarsa o che promuovono la dissoluzione di una polvere in un ambiente acquoso. Es: sorbitolo, mannitolo, glicerolo (E 420÷E 422).
Agenti di rivestimento (inclusi i lubrificanti): sostanze che, se applicate sulla superficie esterna di un prodotto alimentare, gli conferiscono un aspetto brillante o forniscono un rivestimento protettivo. Es: cere e loro derivati (E 901÷E 914).
Eccipienti: sostanze che aumentano il volume di un prodotto alimentare senza contribuire in modo significativo al suo valore energetico. Es: calcio polifosfato (E 452).
Agenti di trattamento delle farine (esclusi gli emulsionanti): sostanze che vengono aggiunte alla farina o ad un impasto per migliorarne le qualità di cottura. Es: Lcisteina (E 920).
Agenti lievitanti: sostanze, o miscele di sostanze, che liberano gas aumentando il volume di un impasto o di una pastella; si usano per sviluppare diossido di carbonio nella panificazione. Es: acido citrico (E 330), acido tartarico (E 334) e potassio idrogenotartrato (E 336); sodio idrogenocarbonato (E 500), ammonio carbonati (E 503).
Gas propellenti: gas in grado di promuovere la fuoriuscita di un dato alimento dal suo contenitore. Es: protossido di azoto (E 942) nella panna spray.
Gas d'imballaggio: gas che hanno lo scopo di impedire l’ossidazione del prodotto alimentare e per questo vengono introdotti nel contenitore prima, durante o dopo aver inserito nel contenitore l’alimento in questione. Es: argo (E 938) elio (E 939), azoto (E 941), diossido di carbonio (E 290).
Sostanze sequestranti: formano complessi stabili con ioni metallici. Es: EDTACaNa2 (E 385), usato in piccole quantità per mascherare, sotto forma di complessi stabili, tracce di ferro e rame, catalizzatori delle ossidazioni.
Sostanze aromatizzanti: conferiscono particolari odori e sapori agli alimenti. La legge italiana considera «aromi naturali» che non esistono in natura quindi vengono prodotti per sintesi. A questi non è stato ancora assegnato un numero CE. Es: aldeide cinnamica (aroma di cannella); aldeide ptoluica; allile cicloesanpropanoato; allile capronato (aroma di ananas); anetolo (aroma di anice); benzile acetato (aroma di lampone); citrale (aroma di limone); dimetilresorcinolo; etile acetacetato; etilmetilfenilglicidato; etilbnaftolo; etilvanillina (aroma di vaniglia); isoamile acetato (aroma di banana); mentolo (aroma di menta); metilamilchetone; metilciclopentenolone; metile eptincarbonato; metiliononi; naftilmetilchetone; gnonanlattone; ossicitronellale; propenilguaetolo; vanillina (aroma di vaniglia); gundecalattone (aroma di pesca).
Sostanze coadiuvanti: utilizzate per sciogliere, diluire, disperdere o modificare fisicamente un additivo alimentare senza alterarne la funzione tecnologica allo scopo di facilitarne la manipolazione, l'applicazione o l'impiego; non ne devono rimanere tracce nell'alimento trattato; se ne rimangono, vengono definiti “ additivi involontari”.



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