
La rucola o ruchetta, nome latino “eruca sativa”, da sempre famosa per le sue proprietà curative e nota fino dal tempo dei Romani per le sue virtù afrodisiache.
Oggi con il nome di rucola o ruchetta si intendono due piante diverse:
- la verdura coltivata a foglie più larghe, ingrediente d’insalate, risotti, pasta e contorni di carne;
- l’erba aromatica selvatica a foglie più piccole, che cresce spontanea nell'Italia mediterranea, dal livello del mare fino agli 800 m d'altezza.
La rucola, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicaceae (Cruciferae), a cui appartengono importanti virtù quali quelle di stimolare l'appetito e migliorare la digestione; molto usata per l'astenia e per chi presenta una stanchezza psichica e fisica. Nei preparati erboristici e fitoterapici viene utilizzata per le sue proprietà di diuretico, di drenante, di purificante per il fegato e come aiuto dell'eliminazione dei gas intestinali oltre che come ottimo calmante per contrastare la tosse.
Da un punto di vista alimentare, vi ricordo che contiene in particolare ferro, potassio, fosforo e calcio, e vitamina C.
Presenta un quantitativo di calorie molto basso, solo 25 kcal ogni 100 grammi, per tanto viene prevalentemente consumata in insalata, anche se è ottima anche cotta e comunque in campo alimentare la ritroviamo anche come base di molti liquori.
Al di là di tutte queste proprietà e benefici, è sconsigliato assumerla in grandi quantitativi poiché a dosi elevate produce un metabolita che ha effetti negativi ed irritanti sul nostro organismo. E' infatti doveroso dire che la rucola se cotta e se mangiata da persone intolleranti a questo tipo di pianta, può addirittura diventare velenosa e come tale pericolosa per la vita. La cottura quindi compromette gli effetti positivi dell’assunzione di questa pianta, anche perchè se protratta per oltre i 30 minuti di tempo, la cottura distrugge le vitamine e “tiocinati” ovvero composti con alte proprietà antitumorali e antiossidanti.
Oggi con il nome di rucola o ruchetta si intendono due piante diverse:
- la verdura coltivata a foglie più larghe, ingrediente d’insalate, risotti, pasta e contorni di carne;
- l’erba aromatica selvatica a foglie più piccole, che cresce spontanea nell'Italia mediterranea, dal livello del mare fino agli 800 m d'altezza.
La rucola, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicaceae (Cruciferae), a cui appartengono importanti virtù quali quelle di stimolare l'appetito e migliorare la digestione; molto usata per l'astenia e per chi presenta una stanchezza psichica e fisica. Nei preparati erboristici e fitoterapici viene utilizzata per le sue proprietà di diuretico, di drenante, di purificante per il fegato e come aiuto dell'eliminazione dei gas intestinali oltre che come ottimo calmante per contrastare la tosse.
Valori nutrizionali (per 100 g) * Dati testudomaniac.com **
Dose Giornaliera Raccomandata
Valori nutrizionali (per 100 g) * Dati testudomaniac.com **
Dose Giornaliera Raccomandata
Cruda*
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DGR **
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Energia
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25 kcal
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Proteine
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2,58 g
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Glucidi
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3,65 g
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Lipidi
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0,66 g
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Fibre
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1,6 g
|
30 g
|
Sodio
|
27 mg
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Potassio
|
369 mg
|
2 000 mg
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Calcio
|
160 mg
|
800 mg
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Ferro
|
1,46 mg
|
14 mg
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Magnesio
|
47 mg
|
375 mg
|
Selenio
|
0,3 mg
|
55 µg
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Vitamina C
|
15 mg
|
80 mg
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Vitamina B5
|
0,437 mg
|
6 mg
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Da un punto di vista alimentare, vi ricordo che contiene in particolare ferro, potassio, fosforo e calcio, e vitamina C.
Presenta un quantitativo di calorie molto basso, solo 25 kcal ogni 100 grammi, per tanto viene prevalentemente consumata in insalata, anche se è ottima anche cotta e comunque in campo alimentare la ritroviamo anche come base di molti liquori.
Al di là di tutte queste proprietà e benefici, è sconsigliato assumerla in grandi quantitativi poiché a dosi elevate produce un metabolita che ha effetti negativi ed irritanti sul nostro organismo. E' infatti doveroso dire che la rucola se cotta e se mangiata da persone intolleranti a questo tipo di pianta, può addirittura diventare velenosa e come tale pericolosa per la vita. La cottura quindi compromette gli effetti positivi dell’assunzione di questa pianta, anche perchè se protratta per oltre i 30 minuti di tempo, la cottura distrugge le vitamine e “tiocinati” ovvero composti con alte proprietà antitumorali e antiossidanti.
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