lunedì 10 febbraio 2014

LE PASSEGGIATE CHE MIGLIORANO LA VITA






Tutti sappiamo che lo sport fa bene alla salute, allora come mai anche gli ultimi dati provenienti dai rapporti dell'Istituto Superiore di Sanità si scopre che un italiano su tre è sedentario?
Si stima che oltre la popolazione di "ultra pigri" si somma circa un 40% di persone che segue un'attività fisica talmente modesta da essere lontana dai parametri previsti dalle linee guida riconosciute a livello internazionale.



CAMMINARE: un toccasana per l'intera popolazione, senza contro indicazioni!
Per garantire un buono stato di salute ad ogni età non occorre fare salti mortali anzi!!! Poichè è risaputo che l'eccesso di sport possa essere anche dannoso, è importante comprendere quale è la corretta attività sportiva da adottare.
Basta muovere camminare con costanza, tutti i giorni, abbandonando abitudini spesso consolidate come parcheggiare l'auto sotto casa o davanti al lavoro; cercando di allungare la strada per fare shopping o scendere dall'autobus due fermate prima della destinazione.
Queste buone norme di vita, non hanno limitazioni nè di età nè di status: camminare fa bene ai ragazzi, come alle donne in gravidanza, gli anziani, soggetti affetti da patologie cardiovascolari, obesità, ecc...
Camminare permette di mantenersi attivi anche in stati in cui ogni altra pratica sportiva verrebbe sconsigliata.
I benefici sono infiniti: potenzia gradualmente il tono muscolare, facilita la perdita di peso, mantiene il buon umore, migliora il benessere psicofisico.....l'importante è non esagerare e muoversi del proprio passo in relazione allo stato in cui siamo, ma almeno 30 minuti al dì!
E' infatti noto che minore è lo sforzo, maggiore è in percentuale la quota di grassi eliminata dall'organismo.
Dall'Università di Verona, arriva la notizia che alla velocità del ritmo da passeggiata, il 40% delle calorie bruciate deriva dai grassi; quando la velocità aumenta, il consumo dei grassi si ferma al 20% e le altre calorie l'organismo le va a prendere altrove: nei carboidrati. 

PASSEGGIATE CHE AIUTANO A SCONFIGGERE IMPORTANTI PATOLOGIE
malattie cardiovascolari (infarto, ipertensione arteriosa, ischemia);
diabete di tipo 2;
obesità
depressione;
osteoporosi;
malattie degenerative del cervello (demenza senile, Alzheimer);
alcuni tipi di tumore (in particolare il cancro alla prostata e al colon-retto).

I ricercatori hanno poi concluso il lavoro con alcuni consigli pratici:
• per gli adulti fino ai 65 anni sono consigliabili 150 minuti a settimana di passeggiate, ovvero circa mezz'ora per cinque giorni su sette;
• chi fa abitualmente jogging e mantiene un ritmo di passi più elevato può limitarsi a 20 minuti tre volte la settimana;
• le persone anziane non devono smettere di muoversi, a meno che non ci siano controindicazioni gravi;
• per aumentare i benefici dell'attività fisica occorre non fumare e seguire una dieta equilibrata.

Piano piano si arriva lontani...

L'ideale sarebbe stimato in circa diecimila passi al giorno ( computo totale di circa sette chilometri per un tempo indicativo di 60-80 minuti)...ma non ci si deve far spaventare da questi numeri!

Sarebbe ottimo camminare più volte al giorno, non perdendo alcuna occasione per muoversi nell'arco della giornata. Così, è possibile mettere nel conto i passi percorsi per andare e tornare dall'ufficio, per fare la spesa, per recarsi dal giornalaio, per portare a spasso il cane e così via.
Sarà importante apprendere che i nostri diecimila passi consigliati, non innescano l'appetito e quindi non inducono a recuperare immediatamente quanto si è appena bruciato. Infatti, camminare è un esercizio muscolare moderato e perciò non porta a esaurimento delle scorte di glucosio, con la stessa rapidità che è propria di un'attività intensa come la corsa. Così, lo stimolo dell'appetito resta modesto o addirittura non si manifesta.
E' altresì importante sapere che il solo camminare non serve a perdere peso ma permette di garantire il mantenimento del peso forma; nel caso ci sia bisogno di perdere peso è chiaro che tale pratica debba essere associata ad una corretta alimentazione e ad un'appropriata attività aerobica ( nel caso lo stato di salute lo permetta).



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