lunedì 31 marzo 2014

SFATIAMO I FALSI MITI SULL'ALIMENTAZIONE

L’uovo crudo è più nutriente di quello cotto?
Falso
Se si cuoce pochissimo l'uovo si migliora la possibilità di assorbire l'albumina, proteina molto utile per l'organismo.
L'albumina dell'uovo crudo, invece, non viene assimilata dall'organismo ma è direttamente eliminata con le feci.
Quando l'uovo arriva alla temperatura di 70°C l'albumina si coagula e può essere assorbita dall'intestino.

 Il colesterolo HDL protegge sempre il cuore?
 Falso
Recentemente all'Università di Harvard è stata individuata una variante di colesterolo "buono"- ovvero di Hdl-colesterolo - in cui era presente una particolare proteina.  Il colesterolo "buono" perderebbe la sua azione protettiva per il cuore quando si lega appunto a questa proteina. Cosa che, per fortuna, non capita sempre.

 Troppi grassi possono influire sulle capacità riproduttive?
 Vero
Almeno a leggere una ricerca condotta a Copenhagen apparsa su l'American Journal of Clinical Nutrition.
Sotto accusa sono soprattutto i grassi saturi, di origine animale, che potrebbero influire negativamente sia sulla quantità che sulla qualità degli spermatozoi presenti nel liquido seminale maschile.

 Il burro in commercio è tutto uguale
 Falso
La UE, con una normativa, ha stabilito alcuni importanti parametri nella produzione del burro, e per il tenore di grasso prevede un minimo dell’82%. L’industria alimentare, però, oggi ha messo in commercio tipi di burro diversi tra loro: il burro leggero (burro 3/4), ha un contenuto di grasso tra il 60% e il 62%; il burro leggero a basso tenore di grasso (burro 1/2) presenta grassi tra il 39% e il 41%; ed esiste anche il tipo a contenuto ridotto di colesterolo.
Questo burro leggero, a freddo, risulta più facilmente spalmabile su pane e fette biscottate. Tutti, però, vanno conservati in frigorifero per evitarne un rapido irrancidimento dei grassi, o più semplicemente il decadimento della qualità.

 Lo yogurt e tipologie di  latte fermentato possono rimanere fuori dal frigo
 Vero
Yogurt e alcuni tipi di latte fermentato sono prodotti acidi che possono essere tenuti fuori dal frigo per qualche ora, senza che vadano a male. La conservazione in frigorifero ne favorisce la conservabilità, oltre a favorire la cremosità così come noi la conosciamo. Al mattino, quindi, questi prodotti possono essere portati a scuola o al lavoro per la merenda di metà mattina. Non bisogna, però, abusare di questo trattamento fuori frigo, e vanno evitati sole e forte fonti di calore dirette.

Il Calcio contenuto negli alimenti è tutto uguale
 Falso
Il Calcio negli alimenti è presente in forma diversa con biodisponibilità differenti e, quindi, non è assimilabile tutto allo stesso modo. Ad esempio l’assorbimento di quello presente in alimenti di origine vegetale, è ostacolato dalle fibre e dai fitati, non digeribili per l’uomo. Al contrario quello presente nei latticini come: latte, yogurt e formaggi, è maggiormente biodisponibile grazie alla presenza di sostanze che ne facilitano l’utilizzo da parte dell’organismo.

 Il forno a microonde cuoce poco gli alimenti?
 Falso
La tecnica è rapida e salutare, visto che non occorre aggiungere condimenti e si conservano meglio alcune proprietà nutritive. E' vero però che il meccanismo di cottura (il microonde cuoce attraverso il surriscaldamento delle particelle d'acqua dell'alimento), può non consentire il raggiungimento di altissime temperature. Quindi, se un rischio c'è, è quello di non consentire una completa distruzione di batteri che possono essere eliminati solo dalle alte temperature. Per questo, almeno per la prima cottura, se temete per l'igiene dell'alimento meglio impiegare la cottura tradizionale.

 Chi è intollerante al lattosio può mangiare lo yogurt?
 Vero
Generalmente le persone intolleranti al lattosio non hanno problemi a consumare lo yogurt, dato che al suo interno sono presenti batteri che parzialmente digeriscono il lattosio. In ogni caso solo il medico può dare informazioni precise sulla quantità di lattosio indicata per ogni persona intollerante, in base alla gravità del quadro.

 La pasta cotta “al dente” si digerisce meglio?
 Vero
Per chi consuma la pasta come primo piatto la cottura al dente è ideale, perché viene digerita meglio e consente di prolungare il senso di sazietà. Attenzione però al condimento. Preferire sughi leggeri, come una semplice salsa di pomodoro con olio d'oliva a crudo.

 La frutta disidratata si digerisce meglio?
 Falso
I frutti cui è stata eliminata gran parte dell'acqua non sono diversi in termini digestivi, rispetto agli omologhi freschi.
Esiste, comunque, una differenza da non sottovalutare. La frutta disidratata, essendo meno ricca d'acqua, tende a concentrare il quantitativo di glucidi, quindi è più calorica a parità di peso

 Una dieta fortemente iperproteica può indurre osteoporosi?
 Vero
Le diete a elevato contenuto di proteine, mantenute per periodi prolungati, possono favorire la demineralizzazione dell'osso. Fondamentale, quindi, è assumere calcio con latte e derivati in quantità corrette, nell'ambito di  un'alimentazione variata che non preveda un eccesso di alimenti proteici come formaggio e carne.

 Tutto il pesce è ricco di iodio?
 Falso
Lo iodio è fondamentale per la salute della tiroide, ma non tutti i pesci ne contengono allo stesso modo. Ne sono particolarmente ricchi i classici pesci dei nostri mari, come saraghi e orate, e i pesci dei Mari del Nord. Tra i
molluschi, vanno benissimo le cozze. Molto più basso è invece il contenuto in iodio dei pesci d'acqua dolce. In questo caso, il contenuto di iodio è inferiore , a titolo esemplificativo, di quello del latte, delle uova e di molti cereali. 

 La spremuta va consumata subito per non perdere la vitamina C?
 Vero
Se è vero che la vitamina C è contenuta in molti alimenti, in particolare frutta (agrumi, kiwi, fragole, frutti di bosco) e vegetali (peperoni e prezzemolo), è altrettanto provato che non sempre il quantitativo "promesso" dalla tabelle nutrizionali si mantiene e può quindi essere disponibile per il nostro organismo. L'acido ascorbico è infatti estremamente sensibile ad una serie di elementi che, purtroppo, lo alterano, come ad esempio l'esposizione alla luce e la  conservazione in frigorifero.

 Il fritto sì, ma solo con il limone?
 Vero
Detto che non bisognerebbe abusare dei cibi fritti e che occorrerebbe sempre effettuare correttamente la frittura, con olio ben caldo,  l'uso del limone ricco di vitamina C può combattere la produzione di radicali liberi nell'organismo indotta da questo metodo di cottura. Del tutto inutile è invece il limone come disinfettante per crostacei e frutti di mare. Solo la cottura può eliminare i germi e i virus eventualmente presenti.

 Il Kiwi può creare allergie crociate?
 Vero
I kiwi possono provocare allergie crociate se il soggetto è sensibile alle graminacee o sindromi da pollini di betulla-noci-frutta a granella. Una reazione crociata è un’allergia di gruppo a proteine simili o imparentate. Chi è sensibilizzato al polline di betulla, per esempio, può quindi reagire in modo allergico anche a kiwi, mele e noci e viceversa.

 Si può ridurre la perdita di vitamina C con la cottura?
 Vero
Per limitare le perdite basta qualche semplice accorgimento. Prima di tutto, meglio consumare al più presto frutta e verdura fresca per ridurre i cali vitaminici già nel frigorifero. I cibi vanno poi preparati curando di tagliare frutta e verdura con coltelli affilati, per evitare di “maciullarli” e distruggere anche la vitamina. Per la cottura, meglio usare poca acqua, aggiungendo i cibi ricchi in vitamina solo nella fase di ebollizione: si forma infatti una “membrana” che protegge
gli alimenti dalla dispersione vitaminica.

Un ananas a fine pasto fa dimagrire?

 Falso
E’ povero di calorie e ricchissimo d’acqua, quindi può favorirel’eliminazione di liquidi, ma non ha azione diretta sul dimagrimento. Semmai, il consumo di ananas alla fine di un pasto può aiutare la digestione. Questo frutto contiene infatti grandi quantità di bromelaina, una sostanza che facilita la “disintegrazione” delle proteine. La bromelaina però si perde con il calore risultando pertanto assente nell’ananas in scatola.

mirtilli proteggono dalla cistite?
 Vero
Almeno per alcune forme di infezione. Infatti in questi frutti di bosco sono presenti particolari composti chiamati antocianosidi, che contengono le antocianine. Queste sostanze sono in grado di combattere alcune famiglie di escherichia coli, un germe presente nell’intestino che a volte risale lungo le vie urinarie sviluppandosi all’interno della vescica.

 Le noci possono aiutare a combattere l’ipertensione legata allo stress?
 Vero
Ma ancora un po' falso in quanto, al momento, i dati di una ricerca che sembra dimostrare questa realtà sono insufficienti per giungere ad una soluzione definitiva.  Lo studio - pubblicato dal Journal of the American College of Nutrition - è stato condotto solo su 22 persone, sane e con alti livelli di colesterolo. Secondo questa ricerca, mangiare 9 noci al giorno diminuirebbe la pressione sanguigna totale, e aiuterebbe a contenere l'aumento della pressione dovuta a situazioni stressanti.

 Le patate hanno le stesse calorie del pane?
 Falso
Le patate sono composte quasi per l'80% d'acqua, e la loro principale componente calorica è legata ai glucidi (zuccheri), che sono presenti sotto forma di amido. Per questo 100gr di patate apportano circa 80 KCal, meno di un terzo di quanto avviene con la stessa grammatura di pane. Nonostante questo, le patate spesso sono "proibite" nelle diete dimagranti, soprattutto a causa dei grassi che vengono aggiunti come condimento, e per l'elevato indice glicemico.

 Bere latte NON aiuta a migliorare la concentrazione.
 Falso
Tra i numerosi elementi nutritivi del latte, ci sono anche particolari grassi chiamati fosfolipidiSecondo una ricerca, pubblicata sul British Food Journal e condotta all'Università di Trier, proprio i fosfolipidi contenuti in quest'alimento potrebbero avere un ruolo nel favorire la capacità di concentrazione e le funzioni cognitive, migliorando anche la risposta allo stress.

 Il piacere per il gusto dolce dipende anche dagli ormoni?
 Vero
 Il Glucagone - ormone che regola il livello di zucchero nel sangue - sarebbe  responsabile anche della sensibilità della lingua ai sapori dolci. Secondo una ricerca dell'Università del Maryland, infatti, proprio bloccando la ricettività delle papille gustative al Glucagone, i cibi sembrano meno dolci.

Cit. http://www.istitutodanone.it/

Nessun commento:

Posta un commento