mercoledì 27 maggio 2020

CANDIDOSI: benefici dall'alimentazione



Candida albicans è un fungo saprofita (ovvero capace di trarre beneficio dal corpo umano senza arrecargli danno o apportare benefici) presente nel cavo orale, nel tratto gastrointestinale e nella vagina.
La proliferazione della candida è controllata dal sistema immunitario, dai batteri probiotici che popolano l'intestino e dai lattobacilli della flora vaginale. Solo quando tali difese vengono minate da fattori come uno stress severo, l'uso di antibiotici ed un'igiene vaginale eccessiva, la candida può iper proliferare dando origine alla candidosi ovvero alla forma patologica.
La candida vaginale è una delle più frequenti infezioni che colpiscono l’apparato genitale femminile; si stima infatti che il 75% delle donne abbia avuto nel corso della propria vita un episodio infettivo.
A livello vaginale si manifesta con sintomi molto fastidiosi, come prurito intenso, bruciore, dolore durante la minzione e nei rapporti sessuali. La mucosa si presenta inoltre gonfia e molto spesso sono visibili secrezioni dense e biancastre che ricordano il latte cagliato o la ricotta.
Non tutte le forme infettive però sono sintomatiche, soprattutto se ad essere colpiti sono gli uomini; i sintomi maschili comprendono infiammazione e bruciore in corrispondenza solo del glande (balanite) o anche del prepuzio (balanopostite), con la possibile comparsa di chiazze rosse e, più raramente, di perdite dense e biancastre dal cattivo odore.

Spesso la causa dell'insorgenza della candida è una disbiosi intestinale (squilibrio della flora microbica intestinale) determinata da terapie antibiotiche, diabete, Aids, o più semplicemente da condizioni che indeboliscono il sistema immunitario come malattie virali o periodi di stress intenso; eventi in cui microrganismi patogeni come la candida possono prendere il sopravvento e causare l’insorgenza dell’ infezione.
In alcune donne però fattori favorenti l'insorgenza della patologia possono essere:
- predisposizione individuale
- lievi modificazioni del pH vaginale virante verso un profilo basico, visto che è proprio l'ambiente vaginale acido ad ostacolare la crescita di batteri dannosi. Tali variazioni possono essere determiante dal ciclo mestruale, rapporti sessuali, uso di detergenti neutri
- indossare come biancheria intima tessuti sintetici o pantaloni troppo aderenti
- alta concentrazione di estrogeni che modificano il livello degli zuccheri della mucosa vaginale, creando un ambiente favorevole alla riproduzione del fungo
- gravidanza
- assunzione della pillola anticoncezionale

Seguire regole alimentari, volte a riequilibrare la microflora locale e ridurre la carica funghinea è importante ma per non incorrere in un tipo di alimentazione monotona, troppo restrittiva che potrebbe causare alla lunga deficit nutrizionali, è fondamentale rivolgersi ad una figura esperta in materia, come un medico od un nutrizionista.




Cosa mangiare, e cosa no

Alimenti vietati
Le regole base per sconfiggere la candida impongono l'allontanamento di tutti i tipi di dolci (industriali o casalinghi) ricchi di zuccheri semplici, alcolici e cibi ricchi di lieviti e micotossine.
Per quanto riguarda gli alimenti lievitati, come il pane, non ci sono evidenze scientifiche che provino la necessità di evitarlo, basta evitare l’uso di pane pizza, focaccia, dolci confezionati o prodotti con l'utilizzo di farine raffinate e prediligere la lievitazione naturale o ancora meglio scegliere alimenti senza lievito.
Non eliminare ma moderare il consumo di cereali; non ci sono dei dati che giustifichino l’eccessiva riduzione dell’apporto dei carboidrati come invece viene spesso raccomandato: sì ai cereali integrali ricchi di fibre, utili per ripulire e purificare l’intestino.
Sono da evitare anche i formaggi stagionati, quelli a crosta fiorita (es brie) e quelli che contengono muffe (es gorgonzola). Meglio preferire invece quelli freschi (ricotta, fiocchi di latte, stracchino), tenendo presente che il consumo di latticini dovrebbe in ogni caso essere moderato.
Per quanto riguarda le bevande, è da evitare in primo luogo la birra in quanto si tratta di un prodotto di fermentazione ricco di lieviti. Anche l’alcol, in generale, non va d’accordo con la candida e può acuire i disturbi esistenti. Banditi quindi i cocktail, sopratutto se zuccherati.
Sulla lista nera anche i cibi affumicati, gli insaccati, le spezie piccanti, il the, il caffè e il cioccolato. Sono sconsigliati inoltre le arachidi, i funghi, l’aceto e la salsa di soia.
  • Moderare il consumo di latte (il lattosio è uno zucchero): prediligere lo yogurt bianco al naturale e kefir; limitare il consumo di frutta (2-3 frutti al giorno), sopratutto la frutta secca perché ricca di zuccheri
  • Evitare pasti di grandi dimensioni e procedere al pasto successivo dopo il compimento della digestione (particelle troppo grosse di cibo potrebbero fermarsi parte terminale dell’intestino nutrendo la flora patogena)
  • Evitare l'assunzione degli zuccheri perché nutrono la candida: non si parla solo del classico saccarosio (zucchero bianco) ma di tutti i dolcificanti naturali, i dolci, le bevande zuccherate, la frutta sciroppata, i prodotti da forno e quelli confezionati
  • Non sostituire lo zucchero con dolcificanti (errore comunemente fatto)
  • Evitare gli alimenti ricchi di conservanti e affumicati
  • Evitare gli yogurt alla frutta
  • Evitare bevande alcoliche (di conseguenza alle sostanze che lo contengono, come l’aceto)

Alimenti Utili
La dieta da prediligere per contrastare la candida incentiva quindi il consumo di yogurt non zuccherato, di integrazioni probiotiche e prebiotiche, dell'aglio, della curcuma e di vari cibi fermentati come il misio o il kefir.
Consentiti il pesce, le uova, la carne magra, l'olio di oliva ed altri oli di semi, il riso integrale, le verdure (ben lavate), succo di limone come condimento da usare al posto dell'aceto




Alimenti consentiti
Alimenti da eliminare
Pane senza lievito, gallette di riso
o di mais

Prodotti ottenuti da farine raffinate come pane, pizza, focaccia e dolci da forno
Formaggi freschi (ricotta, fiocchi di latte, stracchino)
Formaggi stagionati, a crosta
fiorita e quelli che contengono
muffe, come il gorgonzola

Frutta e verdura
Dolci, cibi ricchi di zuccheri

Riso integrale
Alcol, birra, cocktail
Yogurt al naturale
Bibite zuccherate
Olio di oliva
Spezie piccanti
Aglio, curcuma
Cibi affumicati
Uova
Insaccati
Caffè d’orzo
Caffè e tè
Carni e pesci magri
Cioccolato

Ecco qualche suggerimento pratico per creare un menu giornaliero anti-candida.
Colazione
caffè d’orzo, yogurt bianco, kefir, cereali integrali, fette biscottate e ricotta, frutta a basso tenore di zucchero (mele,pere, fragole, albicocche, arance, pesche, frutti di bosco), acqua e succo di limone
Spuntini
frutta a basso tenore di zucchero (mele,pere, fragole, albicocche, arance, pesche, frutti di bosco), yogurt bianco, kefir
Pranzo
pasta integrale, farro e riso, oli di semi, olio extravergine d’oliva, verdure (soprattutto carciofo, finocchio), spezie (soprattutto quelle con attività antimicrobica, es. aglio, zenzero, timo e rosmarino), sale, succo di limone
Cena
pesce, uova, carni magre, oli di semi, olio extravergine d’oliva,verdure (soprattutto carciofo, finocchio), gallette di mais, riso o integrali, pane azzimo, spezie (soprattutto quelle con attività antimicrobica, es. aglio, zenzero, timo e rosmarino), sale, succo di limone.

In generale è bene prediligere ricette che prevedano cotture al vapore, evitando il consumo di alimenti di difficile digestione, come intingoli, fritture e alimenti ricchi di grassi. Una buona funzione digestiva evita che all’intestino giunga cibo non correttamente digerito che possa poi diventare un substrato ideale per la crescita della candida e di altri microrganismi patogeni.
Inoltre la dieta dovrebbe contenere cibi ricchi di fibre e vitamine antiossidanti, anche per favorire la regolarità intestinale.
A queste strategie alimentari viene consigliato di abbinare uno stile di vita salutare, che preveda tutte le attività che possano contribuire a favorire l'eliminazione delle tossine da parte dell'organismo: movimento fisico, sonno regolare, assunzione abbondante di acqua. Durante la fase acuta bere molta acqua è importante anche per evitare che le urine si concentrino, andando a irritare, durante la minzione, le mucose già infiammate, aumentando quindi i disturbi.
Anche assumere probiotici, particolarmente del genere dei lattobacilli, può apportare dei benefici e ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale. Ciò permetterà di rinforzare le difese immunitarie e di recuperare gradualmente uno stato di benessere.

Reintroduzione alimentare dopo la fase acuta

Nella fase acuta potrebbe essere utile eliminare dalla propria dieta, per circa 8 settimane, i seguenti alimenti:
- cibi affumicati (salmone, tonno, scamorza..)
- alimenti preparati con farine e zuccheri raffinati
- alimenti contenenti lieviti come birra, formaggi erborinati (gorgonzola, roquefort, brie, camembert)
- aceto
- prodotti precotti, preconfezionati, ricchi di conservanti
- bevande quali: bevande alcoliche, succhi di frutta e bevande zuccherate
- dolci: zucchero bianco, prodotti da forno, cereali per colazione, cioccolata, canditi
- patate
- yogurt alla frutta
- frutta troppo ricca di zuccheri come ad esempio cachi, banane, uva, frutta secca, arachidi, frutta sciroppata

Successivamente è possibile procedere ad una graduale reintroduzione in base al seguente schema settimanale:
- Settimane 9 e 10: la frutta secca, le noci, i succhi di frutta, la salsa di soia, l’aceto, i legumi, i popcorn
- Settimana 11, 12 e 13: frumento e derivati, alimenti raffinati
- Settimana 14-15: zuccheri e dolci
- Settimana 16: latte e derivati
Probiotici

Si rivelano estremamente utili per contrastare la candidosi i probiotici, soprattutto contenenti batteri del genere Lactobacillus, prebiotici (FOS ed inulina), integratori a base di acido caprilico, acido sorbico e sorbati, complementi a base di fibre solubili (pectina, gomma di guar, semi di psillio e di lino).
La fitoterapia suggerisce in caso di candidosi l'uso di
  • alcuni oli essenziali (origano, menta, timo e melaleuca), da assumersi esclusivamente sotto forma di opercoli (se non attentamente dosati sono molto pericolosi)
  • semi di psillio, l'inulina da cicora e i semi di lino
  • spezie digestive e antinfiammatorie quali aglio, origano, menta, timo, curcuma, cannella, cumino, finocchio, anice e zenzero
  • piante officinali come l'uncaria tomentosa, il pau d'arco e l'echinacea, la propoli, ed il rizoma essiccato di Hydrastis canadensis.


Quando la candida si presenta  recidiva

Quando si parla di candidosi recidiva vanno pressi in esame molteplici fattori che promuovono nel tempo il ritorno e il persistere della patologia.
Esiste infatti una predisposizione biologica per cui il colon si manifesta più vulnerabile alla tensione emotiva: il sistema neurovegetativo provoca drastici e rapidi cambiamenti del pH e dell’ambiente del lume del colon, in cui vivono milioni di batteri di diverso tipo.
L’uso di antibiotici altera la flora batterica del colon che normalmente vive in un equilibrio dinamico, consentendo la proliferazione incontrollata di lieviti e funghi, tra cui, appunto, la candida.
In caso di recidiva è ancora più importante controllare la dieta:
- ridurre la percentuale di zuccheri semplici nella dieta
- ridurre drasticamente tutti i cibi a base di glucosio come cioccolatini, biscotti, dolci e caramelle
- è possibile invece continuare l’assunzione di riso, oltre che di pasta integrale (che contengono amidi e quindi zuccheri complessi), nonché di verdura, frutta, uova, pesce, carne e olio di oliva
- ridurre i cibi lievitati: pizza, pane, focacce, birra e così via. I lieviti contenuti in questi alimenti concorrono infatti ad una alterazione degli ecosistemi del colon a vantaggio della candida
- ridurre i formaggi stagionati, preferendo formaggi freschi come la ricotta
Sotto consiglio e prescrizione del medico curante, sarebbe necessario intraprendere ciclicamente una terapia antimicotica da far seguire anche al partner, a meno che la coppia non usi stabilmente il profilattico.
In fase di infezione è oppurtuno effettuare una visita ginecologica che possa andare ad escludere una possibile vestibolite vulvare: un’infiammazione cronica del vestibolo vaginale, caratterizzata da bruciore, dolore.Nelle fasi di infezione acuta, e a maggior ragione se è presente la vestibolite vulvare, è necessario non indossare pantaloni aderenti e preferire un vestiario che lasci traspirare i tessuti; evitare collant, body e tessuti sintetici; non accavallare le gambe, per non mettere in tensione i muscoli che circondano la vagina, riducendo il flusso sangiugno e l’ossigenazione tessutale
Fondamentale è ridurre lo stress quindi occorre praticare sport con regolarità: basterebbe anche mezz’ora-quaranta minuti di passeggiata veloce al giorno.

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