venerdì 21 giugno 2013

PIU' MOVIMENTO PER TUTTI

L’esercizio fisico associato ad una corretta alimentazione porta come effetto un aumento del metabolismo basale e quindi un aumento della capacità di bruciare calorie; ma è fondamentale che la riduzione del grasso corporeo debba avvenire senza una concomitante perdita di proteine, acqua, minerali e vitamine.

L'esercizio fisico praticato razionalmente, in maniera programmata e con continuità, oltre alla perdita dell'eccesso ponderale, apporta nel tempo degli adattamenti fisiologici molto importanti. Tutti i tessuti, organi e sistemi si adattano agli stimoli esterni, ma con tempi diversi gli uni dagli altri. Gli adattamenti più immediati sono quelli a carico dell'apparato locomotore, con l'aumento del tono e della massa muscolare per una migliorata sintesi proteica, di seguito migliora la qualità del tessuto tendineo, c'è un aumento dell'idratazione, del collagene e della quota glicoproteica. Migliorando il metabolismo delle ossa e delle cartilagini, anche il tessuto osseo e le superfici articolari vanno incontro ad adattamenti. A livello osseo migliora il metabolismo del calcio, il che porta ad un aumento della densità ossea e della capacità di resistenza meccanica. Le articolazioni sono meglio nutrite e lubrificate dal liquido sinoviale (presente in ogni articolazione), dando luogo ad un positivo inspessimento delle cartilagini articolari. Adattamenti a più lungo termine ma di fondamentale importanza si verificano a carico dell'apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Aumenta la capacità contrattile del muscolo cardiaco, di conseguenza aumenta la gittata cardiaca e diminuisce la frequenza cardiaca a riposo. Aumenta il trofismo dei vasi che acquisiscono maggiore elasticità, migliora la capillarizzazione quindi c'è l'aumento del sangue in periferia e soprattutto una diminuzione delle resistenze periferiche e della pressione arteriosa. Migliora la capacità respiratoria, grazie all'aumento dell'ampiezza degli atti respiratori, dovuti ad una migliorata mobilizzazione della gabbia toracica. Aumentano gli scambi gassosi al livello degli alveoli polmonari, aumenta la capacità di trasporto dell'ossigeno nel sangue e la capacità di cederlo in periferia agli organi.

Lo sport: ottimo ma in eccesso non fa bene!

Sono molteplici i benefici legati all’attività motoria: cervello, apparato scheletrico e muscolare, umore, controllo del peso, detossificazione, ecc…ma l’importante è non esagerare: gli esercizi vanno fatti con criterio, sotto la guida di un istruttore e dopo controlli medici che certifichino uno stato di buona salute dell’individuo in modo da garantire esercizi mirati alle varie esigenze.

- OGNI GIORNO: salire le scale, andare al lavoro con mezzi pubblici, alzarsi a cambiare canale alla TV, lavori domestici, andare a fare la spesa a piedi, portare fuori l'animaletto domestico, andare in bici, lavare la macchina

- 4/5 VOLTE LA SETTIMANA:
attività aerobiche per circa 30 min: camminare a passo spedito, andare in bicicletta, nuoto, jogging, attività ricreative per oltre 30 min: danza, tennis sci, escursioni, gioco di bocce

- 2/3 VOLTE LA SETTIMANA:
attività del tempo libero: golf, giardinaggio, passeggio, riordino della casa,attività di resistenza e flessibilità: esercizi con pesi, flessioni sulle braccia, stiramenti, yoga, pilates

- MENO DI 30 MIN DI SEGUITO: stare davanti a TV, PC, telefono







Lo sport non è mai controindicato e chiunque può beneficiare dell’attività sportiva, anche se soffre di patologie particolari previa concordanza con il proprio medico che deve essere sempre informato di ciò che si desidera fare.


Un'eccessiva attività fisica si ripercuote sul cuore, sovraccaricandolo e indebolendolo prima del tempo. E non è vero che chi fa sport ogni giorno dimagrisce più velocemente di chi lo pratica due volte a settimana: la prativa sportiva deve essere sempre correlata ad un ottima alimentazione!


Infatti generalmente chi fa molto sport mangia anche di più e più spesso e concentra tutta la propria attività fisica in quei momenti di allenamento, senza abituarsi a condurre una vita sana. Al contrario, chi si dedica al fitness in modo moderato abitua il corpo a stare in movimento e rende lo sport parte integrante della propria vita, al punto che preferisce salire con le scale piuttosto che con l'ascensore e muoversi per la città camminando piuttosto che con l'automobile.


Sport nei bambini Praticare sport fin da bambini assicura un adeguato sviluppo delle ossa e dei muscoli, regola il metabolismo e favorisce la socializzazione. La sedentarietà nei bambini, li sottopone a rischio di sovrappeso, se poi alla sedentarietà si associa anche un’alimentazione non corretta, si aggiunge il rischio che, andando avanti con gli anni, aumentino i valori di colesterolo e si innalzi la pressione arteriosa, predisponendo in età adulta a problemi cardiovascolari. Fare sport sin da piccoli permette di acquisire un bagaglio di esperienze motorie che sarà prezioso per tutta la vita; un bambino che ha fatto sport, infatti, da grande sarà molto più avvantaggiato rispetto a chi non ha mai praticato attività fisica, perché ha strutturato una muscolatura migliore e ha ‘sperimentato’ e formato il proprio corpo in un’età in cui si sviluppano capacità coordinative, come l’equilibrio e l’orientamento.


Lo sport fa bene cervello !!!



Recenti studi hanno dimostrato che praticare regolarmente sport aiuta a difendere e a sviluppare il cervello. Fino ai vent’ anni l’attività fisica stimola infatti l’attivazione di circuiti neuronali utili e più sport si fanno più si predispone il cervello ad essere versatile, la pigrizia oltre a essere nemica della linea sembra essere una cattiva alleata anche della nostra intelligenza. Ricerche condotte in Scozia su un campione di persone di 70 anni ha dimostrato come l’attività fisica aiuti a proteggere il cervello dall’ invecchiamento. Gli scienziati scozzesi hanno riscontrato minori segni di invecchiamento cerebrale nelle persone che praticavano un esercizio fisico costante.

Sport e obesità

L'obesità è una patologia che va affrontata sia sul piano nutrizionale sia quello dell’attività sportiva al fine di aumentare il metabolismo.

Soggetti obesi hanno un rendimento sportivo è nettamente inferiore a quello dei soggetti normopeso, causa di ciò è il più elevato costo metabolico dell'esercizio, conseguente al trasporto di una massa corporea maggiore. Gli obesi sono sottoposti ad un aumentato stress articolare soprattutto a carico degli arti inferiori, presentano delle masse muscolari non adeguate, rese meno toniche dalla minore propensione al movimento ed hanno un maggiore consumo di ossigeno. A questi si aggiungono i problemi dovuti alla ridotta stimolazione del sistema nervoso, che si evidenziano nella deficitaria coordinazione, nella minore capacità di risoluzione dei compiti motori e nella rallentata capacità di apprendimento motorio.

Anche nei soggetti obesi, l'esercizio fisico praticato razionalmente, in maniera programmata e con continuità, porta alla perdita dell'eccesso ponderale.
L'intensità di lavoro da ritenersi ideale per il calo ponderale, quindi per bruciare i grassi è un'intensità bassa, all'interno della soglia aerobica, tra il 60 e il 70% della propria frequenza cardiaca massima per un tempo di non meno di 30-45 minuti, con una frequenza settimanale di minimo tre volte, alternando un giorno di riposo ed uno di lavoro









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